CCNL Consorzi Agrari: approvata la piattaforma

CCNL Consorzi Agrari: approvata la piattaforma 

Richiesti migliori tutele di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’introduzione della formazione e un incremento dello stipendio oltre alla proposta di riduzione dell’orario a 36 ore 

Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno approvato, all’unanimità, la piattaforma per il rinnovo del CCNL Consorzi Agrari applicabile ai dipendenti dei consorzi agrari, in scadenza il prossimo dicembre.
Dal punto di vista normativo, tra le richieste dei sindacati vi è un maggiore potere alle relazioni sindacali, attraverso il confronto sempre più partecipativo e migliori tutele della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Si richiede, inoltre, di disciplinare il contrasto alla violenza di genere, alle molestie sessuali e al mobbing.In merito alla formazione, si propone l’introduzione all’aggiornamento delle abilità professionali di ogni dipendente, con un monte ore per ciascuno.
Dal punto di vista economico, richiesto, inoltre, un incremento salariale per il quadriennio pari al 13,9% e la riduzione dell’orario di lavoro settimanale da 39 a 36 ore, a parità di salario.
Secondo i sindacati è necessario rinnovare in tempi brevi il CCNL.

CCNL Pubblici Esercizi-Confcommercio: distanze di valutazione sul rinnovo contrattuale

Confronto sindacale su aumenti retributivi, congedi, classificazione del personale

Nei giorni scorsi è proseguita la trattativa relativa al CCNL Pubblici Esercizi-Confcommercio che abbraccia anche i settori ristorazione collettiva, commercio e turismo.
Le principali tematiche discusse, poiché proposte dalle OO.SS., sono state quelle inerenti i diritti individuali, il contrasto alla violenza e alle molestie nei luoghi di lavoro, congedi per le donne vittime di violenza di genere, congedi parentali. Alcuni di questi sono stati condivisi, mentre altri presentano ancora divergenze. Altresì, è stato dato seguito anche al confronto sul tema della classificazione del personale. A tal proposito, sono state rilevate importanti distanze in merito, e la discussione è pertanto stata aggiornata.
Al termine della riunione Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UILTuCS hanno sottolineato nuovamente la necessità di proseguire il confronto rapidamente, al fine di arrivare in tempi brevi al rinnovo contrattuale, affrontando specialmente l’argomento salariale per rispondere nel miglior modo possibile a ciò che si aspettano le lavoratrici ed i lavoratori del Comparto.
Difatti, per quel che riguarda il tema degli aumenti retributivi, i Sindacati hanno affermato che occorre, coerentemente con gli Accordi Interconfederali, di riferirsi all’Ipca nell’individuazione della richiesta economica esplicitata. Anche su questa tematica sono emerse importanti distanze di impostazione e di valutazione, rispetto al prosieguo della trattativa.
Da ultimo, le Organizzazioni Sindacali fanno sapere che è stato fissato il prossimo confronto, per il giorno 21 settembre in delegazione ristretta.

Ebtu Abruzzo: contributo per tasse universitarie per i lavoratori del turismo 

Fino al 30 settembre i lavoratori del turismo con ISEE inferiore a 35.000,00 euro potranno ricevere un contributo per tasse universitarie 

L’EBTU Abruzzo ha stanziato un Fondo Scolastico di 10.000,00 euro per erogare un contributo a titolo di rimborso per la spesa sostenuta per le tasse universitarie. Beneficiari sono gli studenti lavoratori o dipendenti di aziende del settore Turismo in Abruzzo, in regola con i contributi all’Ente Bilaterale Turismo Abruzzo, che hanno figli frequentanti l’università, relativamente all’anno accademico 2022/2023.
E’ necessario che i lavoratori siano assunti presso aziende aderenti ad EBTU Abruzzo e che abbiano un reddito ISEE in corso di validità inferiore a 35.000,00 euro.
Il contributo massimo erogabile ammonta a:
300,00 euro per richiedente con ISEE fino a 15.000,00 euro;
200,00 euro per richiedente con ISEE da 15.001,00 a 20.000,00 euro;
150,00 euro per richiedente con ISEE da 20.001,00 a 35.000,00 euro. 
Il contributo sarà erogato sino ad esaurimento delle risorse e tenuto conto della graduatoria.
Fino al 30 settembre 2023 sarà possibile presentare la domanda tramite:
– un indirizzo di posta PEC a ebtuabruzzo@pec.it
– raccomandata A/R
– raccomandata a mano.

CCNL Commercio (Anpit-Cisal): siglato il protocollo di rinnovo

 A decorrere dal 1°settembre previsti nuovi aumenti, la possibilità di versamento del TFR al Fondo di Previdenza Complementare e un’indennità di vacanza contrattuale 

In data 29 agosto si sono incontrate Anpit, Confimprenditori, Unica e Cisal Terziario con l’assistenza della Cisal al fine di definire il rinnovo della parte retributiva del CCNL Commercio, scaduto a dicembre 2019.
Viene, innanzitutto, stabilito che il rinnovo abbia decorrenza dal 1° Settembre 2023, con validità fino al 31 Agosto 2026.
Le Parti concordano un aumento retributivo a partire dal 1° Settembre 2023 della Paga Base Nazionale Conglobata Mensile che, al livello C1 viene stabilita pari a 133,98 euro lordi mensili, da suddividere in scadenze annuali.

 

Livello

Incrementi P.B.N.C.M. dal 1°settembre 2023 Incrementi P.B.N.C.M. da 1°settembre 2024 Incrementi P.B.N.C.M. da 1°settembre 2025 Totale Incrementi retributivi
Dirigente 181,98 euro  90,99 euro 90,99 euro 363,95 euro
Quadro 117,48 euro  58,74 euro  58,74 euro 234,97 euro
A1 104,99 euro  52,49 euro 52,49 euro 209,97 euro
A2 93,49 euro  46,74 euro 46,74 euro 186,98 euro 
B1 83,99 euro 41,99 euro 41,99 euro 167,98 euro 
B2 73,99 euro  36,99 euro 36,99 euro 147,98 euro 
C1 66,99 euro 33,50 euro 33,50 euro 133,98 euro 
C2 61,49 euro  30,75 euro 30,75 euro 122,98 euro 
D1 54,99 euro 27,50 euro 27,50 euro 109,99 euro 
D2 49,99 euro 25,00 euro 25,00 euro 99,99 euro 
Operatore di Vendita di 1° Cat. 76,95 euro 38,48 euro 38,48 euro 153,90 euro 
Operatore di Vendita di 2° Cat. 67,79 euro  33,89 euro 33,89 euro 135,58 euro
Operatore di Vendita di 3° Cat.  61,38 euro  30,69 euro  30,69 euro 122,75 euro
Operatore di Vendita di 4° Cat. (new) 49,19 euro 24,60 euro 24,60 euro  98,39 euro

Di seguito la P.B.N.C.M. prevista dal rinnovo.

Livello P.B.N.C.M. dal 1° settembre 2023 P.B.N.C.M. dal 1° settembre 2024 P.B.N.C.M. dal 1°settembre 2025
Dirigente  4.225,87 euro 4.136,85 euro 4.407,84 euro
Quadro 2.728,24 euro 2.786,99 euro 2.845,73 euro
A1 2.438,01 euro 2.490,50 euro 2.542,99 euro
A2 2.170,99 euro 2.217,73 euro 2.264,48 euro 
B1 1.950,40 euro 1.992,39 euro 2.034,39 euro
B2 1.718,21 euro 1.755,20 euro 1.792,20 euro
C1 1.555,68 euro 1.589,18 euro 1.622,67 euro
C2 1.427,97 euro 1.458,72 euro 1.489,46 euro
D1 1.277,05 euro 1.304,55 euro 1.332,05 euro
D2 1.160,95 euro 1.185,95 euro  1.210,95 euro
Op. Vendita di 1° Categoria 1.786,96 euro 1.825,44 euro 1.863,91 euro
Op. Vendita dì 2° Categoria 1.574,23 euro 1.608,12 euro 1.642,02 euro
Op. Vendita di 3° Categoria 1.425,32 euro 1.456,01 euro 1.486,69 euro
Op. Vendila di 4° Categoria 1.142,38 euro 1.166,97 euro 1.191,57 euro

In considerazione delle modeste prospettive della previdenza pubblica, a partire dal 1°settembre viene prevista la possibilità da parte del datore di lavoro di accreditare al Fondo di Previdenza Complementare scelto il T.F.R. maturato alle scadenze previste, oltre ad una quota aggiuntiva aziendale pari all’1% della P.B.N.C.M. spettante al lavoratore.
Confermato anche il welfare contrattuale, con importo minimo pari a 250,00 euro, come di seguito indicato:
– per i dirigenti: 1.200,00 euro l’anno;
– per i quadri: 600,00 euro l’anno;
– per gli altri livelli ed Operatori di Vendita: 250,00 euro l’anno.
Infine, a copertura del periodo da aprile ad agosto 2023, prevista un’indennità di vacanza contrattuale ai lavoratori in forza, unitamente alla retribuzione del mese di settembre 2023.
In caso di lavoro a tempo parziale, tale indennità deve essere proporzionale all’indice di prestazione del lavoratore e in caso di assunzione in data successiva al 1° aprile 2023 il lavoratore ha diritto in proporzione al periodo di lavoro prestato.

Livello I.V.C. aprile 2023 I.V.C maggio 2023 I.V.C. giugno 2023 I.V.C. luglio 2023 I.V.C. agosto 2023 TOTALE I.V.C.
Dirigente 163,90 euro 163,90 euro 163,90 euro 163,90 euro 163,90 euro 819,49 euro
Quadro 105,81 euro 105,81 euro 105,81 euro 105,81 euro 105,81 euro 529,07 euro
A1 94,56 euro 94,56 euro 94,56 euro 94,56 euro 94,56 euro 472,79 euro
A2 84,20 euro 84,20 euro 84,20 euro 84,20 euro 84,20 euro 421,00 euro
B1 e Operatore di Vendita di 1° Cat. 75,65 euro 75,65 euro 75,65 euro 75,65 euro 75,65 euro 378,23 euro
B2 e Operatore di Vendita di 2° Cat. 66,64 euro 66,64 euro 66,64 euro 66,64 euro 66,64 euro 333,20 euro 
C1 e Operatore di Vendita di 3° Cat. 60,34 euro 60,34 euro 60,34 euro 60,34 euro 60,34 euro 301,68 euro 
C2 e Operatore di Vendita di 4° Cat. 55,38 euro  55,38 euro 55,38 euro 55,38 euro 55,38 euro 276,92 euro
D1 49,53 euro 49,53 euro 49,53 euro 49,53 euro 49,53 euro 247,65 euro
D2 45,03 euro 45,03 euro 45,03 euro 45,03 euro 45,03 euro 225,14 euro

 

Collocamento mirato disabili: il decreto sulle buone prassi

Pubblicato sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali il decreto che, in attuazione delle Linee guida sul collocamento mirato, definisce le modalità di realizzazione e gestione di un’apposita piattaforma informatica delle buone prassi (D.M. 11 settembre 2023, n. 154).  

Il decreto direttoriale in commento, tra l’altro, indica le categorie e i criteri di selezione delle esperienze pubblicate nella piattaforma informatica delle buone prassi da parte di un gruppo di lavoro permanente istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, espressione della sensibilità sociale e della competenza istituzionale sul tema così come previsto nelle Linee guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità adottate con il D.M. n. 43/2022.

 

La raccolta sistematica delle buone pratiche di inclusione lavorativa è finalizzata a contribuire, con la diffusione di esperienze positive ed efficaci, all’innalzamento degli standard di gestione del sistema del collocamento mirato e ad assicurare la disponibilità su tutto il territorio nazionale di modelli replicabili di azioni, procedure e progettualità a beneficio delle persone con disabilità e dei datori di lavoro interessati dalla normativa per il collocamento mirato.

 

Una prassi, che può essere basata su un progetto oppure riguardare un’iniziativa o una singola attività, un metodo o un approccio, si definisce “buona” e, quindi, congrua alle finalità del decreto, quando è possibile dimostrare:

 

a) l’efficacia dei risultati raggiunti sia qualitativi sia quantitativi: l’iniziativa deve essere sperimentata e dimostrare di funzionare. La pratica potrà essere presa in considerazione se è stata finalizzata. Iniziative non ancora avviate o che non hanno ancora prodotto risultati misurabili non potranno essere prese in considerazione;

b) soluzioni dei problemi identificati;

c) sostenibilità e replicabilità dell’esperienza: occorre che la procedura utilizzata (la metodologia, gli strumenti, il tipo di attività, il numero e la qualità dei casi di successo, il tipo di organizzazione, le professionalità coinvolte ecc.) possa essere replicata;

d) significatività e innovatività della stessa.

 

Le buone prassi devono promuovere la rete integrata dei servizi sociali, sanitari, educativi e formativi del territorio in relazione alle competenze in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro, per l’accompagnamento e il supporto della persona con disabilità presa in carico al fine di favorirne l’inserimento lavorativo.

 

Devono essere promossi anche gli accordi territoriali con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, nonché con le organizzazioni del Terzo settore che svolgono attività statutaria o attività di impresa di interesse generale, al fine di favorire l’inclusione lavorativa delle persone disabili.

 

A tal fine, si prevede l’istituzione di un responsabile dell’inserimento lavorativo nei luoghi di lavoro, con compiti di predisposizione di progetti personalizzati per le persone con disabilità e di risoluzione dei problemi legati alle condizioni di lavoro dei lavoratori disabili.

 

La proposta di buone prassi deve essere presentata esclusivamente in via telematica, mediante la compilazione dell’apposito format sul portale Servizi Lavoro del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, cui si accede tramite SPID/CIE e ogni altro strumento di identificazione previsto dalla legge.

 

Si trova in allegato al decreto la tabella che individua le voci che compongono il format o modulo informatico delle buone prassi.