CCNL Scuola Pubblica-Personale Ata: proseguono i negoziati

Aggiornamento dei profili professionali e dei titoli di accesso per il personale di settore

Tenutosi lo scorso 7 giugno un nuovo confronto per il rinnovo contrattuale 2019-2021 del Comparto “Istruzione e Ricerca”, concernente gli ordinamenti professionali del personale Ata.
L’Aran ha iniziato le trattative approfondendo la revisione del sistema di classificazione del personale Ata e sollecitando, sulla base del modello presentato nella riunione antecedente, le proposte di miglioramento e integrazione che le OO.SS. ritengono necessarie al fine di arrivare ad una conclusione della trattazione.
La Flc-Cgil ha avanzato diverse proposte in merito, con come scopo quello di precisare e migliorare il testo contrattuale, nonché fornire garanzie di valorizzazione professionale ed economica per tutto il personale impiegato nel settore.
Le proposte hanno riguardato l’aggiornamento dei profili professionali e dei titoli di accesso alle diverse aree professionali.
E’ stato altresì richiesto, che tra i titoli di accesso ai diversi profili venga previsto, oltre all’attuale titolo, anche il possesso di competenze informatiche certificate, facendo salve le posizioni di chi è già inserito nel sistema di assunzione.
Sempre per i Dsga con incarico di elevata qualificazione, si è richiesto l’aumento e la quantificazione già presente nel CCNL, del compenso in caso di reggenza su altra scuola che in ogni caso non può gravare sul fondo scuola. L’affidamento di questo incarico deve tener conto della disponibilità degli interessati. Resta ferma la proposta avanzata dalla Flc-Cgil di aumentare l’indennità di direzione parte fissa e variabile, escludendo correlazioni tra l’aumento dell’indennità e la valutazione dei risultati conseguiti dal Dsga, come richiesto da altre OO.SS.
Di primaria importanza risulta poi essere la definizione nella disciplina contrattuale dei termini e delle modalità dei requisiti necessari per poter accedere ai passaggi verticali da A ad As e da B a D. Questa sembra essere un’occasione storica che getta le basi per l’innalzamento graduale dei profili A e B verso le aree immediatamente superiori. La mancata attivazione dei passaggi verticali verrebbe considerata una non risposta ai bisogni di crescita professionale del personale Ata, lasciando inutilizzati circa 37milioni di euro.
Inoltre è stato definito a livello nazionale, il compenso per alcuni incarichi specifici di Area A e B, stante la loro funzione.
Ciò a cui si auspica è la semplificazione del sistema delle posizioni economiche, utilizzando le risorse messe a disposizione ed altresì, attribuendole al personale che ne fa richiesta, previo superamento di una prova selettiva attraverso dei test a cui fa seguito l’attività formativa da rimodulare in base al profilo. In aggiunta, si comunica che alle posizioni economiche va riconosciuta una tredicesima quota attualmente inesistente.
Con l’occasione l’Aran ha fatto presente, che le attuali posizioni economiche per il personale Ata vanno confermate, ma il meccanismo che ha regolato fino ad oggi l’attribuzione delle posizioni economiche va senza dubbio semplificato al fine di rendere nuovamente accessibile a tutto il personale interessato la possibilità di beneficiare di un miglioramento economico che valorizzi l’esperienza professionale acquisita.
Circa i Dsga si suole ribadire, che l’incarico di elevata qualificazione (eq) ha durata triennale, ma questo non fa venir meno il diritto del titolare di mantenere la continuità sul medesimo posto di lavoro fino alla cessazione del rapporto lavorativo, a meno che l’interessato ritenga di spostarsi su altra sede vacante in base alle disposizioni che regolano la mobilità di tutto il personale scolastico.
Terminato l’incontro, l’Agenzia ha affermato la condivisione delle proposte avanzate, riservandosi di predisporre un nuovo testo contrattuale in grado di recepire tali proposte compatibili con il nuovo ordinamento.

Liberalizzazione temporanea degli scambi con l’Ucraina

L’Agenzia delle dogane ha pubblicato un avviso in merito al nuovo regolamento n. 1077/2023 sulle misure di liberalizzazione temporanea degli scambi tra UE e Ucraina (Agenzia delle dogane, comunicato 8 giugno 2023).

Con il Regolamento della Commissione (UE) n. 2023/1077 del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 maggio 2023, sono state istituite misure di liberalizzazione temporanea degli scambi già previste dall’Accordo di associazione che regola le relazioni tra UE e l’Ucraina, con l’obiettivo di fornire, in via temporanea, un adeguato sostegno economico e finanziario a beneficio dell’Ucraina e degli operatori economici interessati.

 

Tali misure, in vigore a decorrere dal 6 giugno 2023 e, salvo deroghe, applicate fino al 5 giugno 2024, prevedono la concessione di regimi preferenziali che si applicano subordinatamente al rispetto, da parte dell’Ucraina, di tutte le condizioni richieste per la concessione dei benefici stabiliti dall’Accordo.

 

In particolare, il regolamento prevede:
– la sospensione dell’applicazione del regime dei prezzi di entrata per i prodotti ortofrutticoli;
– la sospensione dei contingenti tariffari e dei dazi all’importazione;
l’esenzione dei dazi antidumping sulle importazioni originarie dell’Ucraina effettuate durante l’applicazione del regolamento, anche successivamente alla scadenza dello stesso;
– la sospensione temporanea dell’applicazione del regolamento (UE) 2015/4782 del Parlamento europeo e del Consiglio per le importazioni originarie dell’Ucraina.

Il Regolamento prevede, inoltre, che la Commissione possa sospendere, di propria iniziativa, oppure su richiesta di uno Stato membro, tali misure nel caso in cui l’Ucraina non rispetti i principi generali dell’Accordo di associazione.

CCNL Metalmeccanica Piccola Industria: ufficializzato il valore IPCA

Scatta la clausola di garanzia inserita nel CCNL 26 maggio 2021. Previsti aumenti pari a 124,28 euro al livello 5

Decorrono dal 1° giugno 2023 gli aumenti salariali per i lavoratori metalmeccanici ai quali si applica il CCNL Unionmeccanica-Confapi, sulla base del contratto firmato il 26 maggio 2021 con le Organizzazioni Sindacali Fim-Fiom-Uilm.
Le previsioni contrattuali stabiliscono che, per i dipendenti del settore, nel mese di giugno di ciascun anno di vigenza del CCNL i minimi contrattuali per livello saranno adeguati sulla base della dinamica inflattiva consuntivata, misurata con l’IPCA al netto degli energetici importati, così come fornita dall’ISTAT applicata ai minimi stessi.
Per l’anno in corso le Parti si sono incontrate per calcolare, sulla base dei dati forniti dall’ISTAT, gli incrementi dei minimi contrattuali per livello con i criteri appena enunciati. 

Livello Aumenti Minimi dal 1°giugno 2023
1 90,75 1.465,75 
2 100,22 1.618,77 
3 111,20 1.796,07 
4 116,02 1.873,93
5 124,28 2.007,36 
6 133,25 2.152,24
7 142,96 2.309,01 
8 155,47 2.511,01 
8Q 155,47 2.511,01 
9 172,89 2.792,49 
9Q 172,89 2.792,49

 

Decreto Alluvioni: termini e modalità di presentazione della domanda di indennità per autonomi

Dal 15 giugno 2023 sarà possibile inoltrare la domanda telematica per richiedere l’indennità una tantum introdotta dal D.L. n. 61/2023 in favore dei lavoratori autonomi (INPS, circolare 8 giugno 2023, n. 54).

Il cosiddetto Decreto Alluvioni (D.L. n. 61/2023), all’articolo 8, comma 1, ha previsto un aiuto economico, nella forma di un’indennità una tantum, per alcune categorie di lavoratori autonomi che abbiano dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 nei territori delle Regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza.

 

L’INPS, nella circolare in oggetto, riepiloga la platea dei soggetti potenziali beneficiari, i requisiti richiesti dalla normativa e fornisce indicazioni sui termini e le modalità di presentazione della domanda per accedere al beneficio.

 

Soggetti beneficiari dell’indennità una tantum

 

Destinatari dell’aiuto in questione sono le seguenti categorie di lavoratori: collaboratori coordinati e continuativi, dottorandi, assegnisti di ricerca e medici in formazione specialistica; titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale; lavoratori autonomi e professionisti, compresi i titolari di attività di impresa.

 

In particolare, con riferimento all’ultima categoria di lavoratori sopra indicata, l’Istituto specifica che nella stessa sono ricompresi:

 

– lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani e degli esercenti attività commerciali istituita presso l’INPS;

 

– lavoratori iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri;

 

pescatori autonomi;

 

liberi professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS, quali soggetti che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro autonomo;

 

– lavoratori autonomi che svolgono attività per la quale vige l’obbligo contributivo presso la gestione speciale ex ENPALS.

 

Condizioni per l’accesso al beneficio e misura

 

L’indennità una tantum è riconosciuta per il periodo dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023 a favore dei lavoratori come sopra specificati a condizione che, alla data del 1° maggio 2023, risiedano o siano domiciliati ovvero operino, esclusivamente o, nel caso degli agenti e rappresentanti, prevalentemente, in uno dei Comuni per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza (come individuati nell’allegato 1 al Decreto Alluvioni) e che abbiano dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, allorquando la stessa sia già avviata alla predetta data.

 

Con riferimento ai periodi di sospensione, il lavoratore richiedente l’indennità una tantum è tenuto, in sede di presentazione della domanda, a dichiarare il periodo o i periodi durante il/i quale/i l’attività lavorativa è rimasta sospesa a causa degli eventi alluvionali, indicando per ciascun periodo la data di inizio e fine della sospensione medesima.

 

Il beneficio economico è riconosciuto nella misura pari a 500 euro per ciascun periodo di sospensione non superiore a 15 giorni e comunque nel limite dell’importo massimo erogabile a ciascun lavoratore non oltre i 3.000 euro.

 

La domanda

 

L’istanza per richiedere l’indennità una tantum deve essere inoltrata all’INPS entro la data del 30 settembre 2023 esclusivamente in via telematica, utilizzando i consueti canali messi a disposizione per i cittadini e per gli Istituti di Patronato sul portale istituzionale.

 

La domanda sarà disponibile a partire dal 15 giugno 2023 accedendo, con le solite credenziali (SPID almeno di livello 2 o superiore, CIE o CNS), alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” raggiungibile a partire dalla home page del sito dell’INPS, selezionando poi “Indennità una tantum in favore dei lavoratori autonomi che hanno sospeso l’attività lavorativa nei Comuni indicati nell’allegato 1 del DL 61/2023, a seguito degli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023”.

 

In alternativa, la domanda può essere richiesta tramite il servizio di Contact Center multicanale o inoltrata attraverso gli Istituti di Patronato qualora il soggetto non sia in possesso di nessuna delle indicate credenziali di accesso.

 

I lavoratori interessati possono scegliere di presentare una domanda per ciascun periodo di sospensione oppure una domanda che interessa due o più periodi di sospensione o, infine, un’unica domanda per tutti i periodi di sospensione; i periodi di sospensione dell’attività, fino a un massimo di sei periodi, possono anche essere continuativi.

 

I richiedenti sono tenuti a dichiarare, sotto la loro responsabilità, il possesso di tutti i requisiti previsti dal decreto e, nel caso in cui il controllo effettuato al riguardo dall’INPS dia esito negativo, verrà avviata la procedura di recupero nei confronti del soggetto che ha usufruito indebitamente dell’indennità, ferme restando le sanzioni, anche penali, legislativamente previste.

 

 

CCNL Autoferrotranvieri: in corso la discussione per l’avvio della piattaforma di rinnovo del contratto

L’obiettivo della Uiltrasporti è la definizione del documento condiviso anche con tutte le sigle sindacali firmatarie del contratto entro il 30 giugno 

Al via a Roma, presso la sede nazionale della Uiltrasporti, l’incontro organizzato dalla Segreteria Nazionale della Uiltrasporti e rivolta a tutte le strutture regionali per discutere e definire l’avvio delle piattaforme di rinnovo del contratto collettivo del Trasporto Pubblico locale.
L’incontro ha visto l’attiva partecipazione di tutti i rappresentanti regionali del settore con interventi che hanno fornito punti di riflessione e confronto circa il riconoscimento del valore fondamentale del lavoro, sia in termini economici che normativi, anche per evitare la fuga dal settore che inevitabilmente produrrà perdita di quantità e qualità dei servizi.
L’obiettivo, ha affermato il segretario generale, è definire il documento, condiviso anche con tutte le sigle sindacali firmatarie del contratto, entro il 30 giugno, al fine di non perdere nemmeno un giorno rispetto alle tempistiche a disposizione. Tra i punti da affrontare, l’attenzione principale è posta sull’adeguamento salariale e sul recupero pieno del potere d’acquisto, nonchè la creazione di norme migliorative per la conciliazione dei tempi vita-lavoro, attraverso una diversa organizzazione del turno lavorativo. 
In secondo luogo, il dibattito con le altre Parti Sociali si dovrà focalizzare sul rafforzamento delle clausole sociali e sulla qualità del sistema degli appalti e subappalti, che rappresenta un tema delicato che necessita un’attività di vigilanza.
Infine non dovrà mancata l’attenzione sui temi riguardanti la parità di genere, la tutela della genitorialità e la sicurezza sul lavoro.