CCNL Scuole Private Federterziario: siglato il rinnovo

Tra le novità nuovi minimi, un bonus per la nascita del figlio pari a 750,00 euro, una nuova disciplina per l’orario di lavoro, il periodo di prova e il preavviso 

Il 27 luglio è stato sottoscritto da Federterziario Scuola, Federterziario e Federterziario Nazionale Ugl, con l’assistenza tecnica dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro il CCNL applicabile al personale direttivo, docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario occupato nelle scuole non statali, enti di formazione, scuole di preparazione, scuole dell’infanzia e asili nido.
Il CCNL decorre dal 1°settembre 2023 al 31 agosto 2026.
Tra le novità di maggior rilievo nuovi minimi a decorrere dal 1°settembre, così definiti.
Area prima:
1°livello 1.240,00 euro;
2°livello 1.270,00 euro;
3°livello 1.340,00 euro;
4°livello 1.535,00 euro;
5°livello 1.750,00 euro.
Area seconda:
2°livello 1.270,00 euro;
3°livello 1.340,00 euro;
4°livello 1.535,00 euro;
5°livello 1.750,00 euro;
6°livello 1.760,00 euro.
Area terza:
7°livello 1.780,00 euro;
8°livello 1.790,00 euro.
E’, inoltre, previsto un bonus pari a 750,00 euro da destinare alla mamma per ogni nascita avvenuta in costanza di rapporto di lavoro, attraverso la prestazione dell’ente Bilaterale Formasicuro Scuola.
Stabilito, inoltre, l’elemento distinto della retribuzione a carico del datore di lavoro che ometta il versamento delle quote destinate alla bilateralità in un importo pari a 30,00 euro.
Viene modificata la disciplina dell’orario di lavoro, così rimodulato:
– orario settimanale di 38 ore di lavoro estendibili in 40 ore per docenti di scuola per docenti di scuola di infanzia, docenti addetti al pre e post scuola nella scuola dell’infanzia, coordinatori di scuola per infanzia, esperti linguistici e lettori lingua madre;
– orario settimanale di 32 ore di lavoro estendibili in 35 ore per personale docente scuole primarie e insegnanti di sostegno;
– orario settimanale di 32 ore di lavoro estendibili in 40 ore per docenti per enti di formazione professionale, docenti per corsi di formazione professionale accreditati presso le regioni in obbligo scolastico, docenti corsi IFTS, docenti in corsi di preparazione agli esami; docenti in corsi liberi d’Arte e di cultura varia, docenti in Corsi di istruzione professionale; docenti In corsi di lingue; docenti in attività integrative scolastiche docenti di corsi a distanza virga docenti tecnico pratici docenti corsi individuali, docenti delle accademie; docenti in corsi di formazione insegnanti; docenti delle scuole superiori per Interpreti e traduttori; docenti dei corsi di specializzazione post-diploma; docenti in scuole e corsi post – secondari; docenti in Istituti para-universitari; docenti delle accademie di alta formazione artistica musicale e coreutica quindi docenti di università;
–  orario settimanale di 30 ore di lavoro estendibili in 35 ore pe docente scuole secondarie e modelli viventi.
Viene modificato anche la durata massima del periodo di prova:
– 1°e 2°livello 30 giorni;
– 3°livello 60 giorni;
– 4° e 5°livello 120 giorni;
– 6°, 7° e 8° 180 giorni.
Per quanto riguarda il preavviso, di seguito i nuovi termini.
Fino a 5 anni di servizio:
– 1° e 2°livello 30 giorni di calendario;
– 3° e 4°livello 90 giorni di calendario;
– 5° e 6°livello 90 giorni di calendario;
– 7° e 8°livello 4 mesi di calendario.
Oltre 5 anni e fino a 10 anni:
–  1° e 2°livello 45 giorni di calendario;
–  3° e 4°livello 90 giorni di calendario;
–  5° e 6°livello 120 giorni di calendario;
–  7° e 8°livello 150 giorni di calendario.

Flussi, ancora possibile l’adesione al Protocollo per la semplificazione delle procedure

Alcune tra le Organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative a livello nazionale hanno già aderito all’intesa (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 14 settembre 2023).

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha reso noto che è ancora aperta l’adesione al Protocollo di intesa previsto dall’articolo 44, comma 5 del D.L. n. 73/2022 per la semplificazione delle procedure relative all’ingresso in Italia di personale non comunitario per motivo di lavoro subordinato

Nel comunicato in commento, pubblicato sul sito istituzionale, è anche descritta la modalità di adesione all’accordo che avviene attraverso l’invio di una specifica mail. In effetti, il Ministero, nello scorso agosto 2022, ha già sottoscritto l’intesa con alcune tra le Organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative a livello nazionale.

Nel quadro di attuazione delle procedure semplificate, il Protocollo si inserisce insieme alle circolari pubblicate dal Ministero dell’Interno e dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con riferimento agli ingressi previsti dal Decreto flussi per il 2021 e dal Decreto flussi per il 2022

In particolare, le associazioni firmatarie del Protocollo si impegnano a garantire da parte dei propri associati il rispetto dei requisiti concernenti l’osservanza delle prescrizioni dei contratti collettivi e la congruità delle richieste presentate nell’ambito del decreto flussi rispetto alla capacità economica, ai fini della concessione del nulla osta al lavoro subordinato relativo a cittadini non comunitari. 

In pratica, le organizzazioni acquisiranno da parte del datore di lavoro associato una dichiarazione che ne attesti il possesso dei requisiti nonché la documentazione comprovante, che dovrà essere conservata per un periodo di 5 anni, come indicato nella Circolare n. 3/2022 dell’INL. Resta ferma la possibilità, per l’Ispettorato del Lavoro e l’Agenzia delle Entrate, di effettuare controlli a campione su requisiti e procedure, così come stabilito dall’articolo 44, comma 6 del D.L. 73/2022.

Usufruendo del canale riservato alle organizzazioni datoriali, il datore di lavoro è esonerato dalla presentazione dell’asseverazione di cui all’articolo 44, comma 2 del citato decreto unitamente alla richiesta di assunzione del lavoratore straniero o in fase di sottoscrizione del contratto di soggiorno per le domande a valere sull’annualità 2021 e 2022 (come previsto dal medesimo articolo 44), nonché per il 2023, come stabilito dal D.L. 20/2023.

Infine, nell’ipotesi di sottoscrizione del Protocollo, trova applicazione l’articolo 27, comma 1-ter, del D.Lgs. n. 286/1998 secondo il quale “il nulla osta al lavoro per gli stranieri è sostituito da una comunicazione da parte del datore di lavoro della proposta di contratto di soggiorno per lavoro subordinato”. Tali comunicazioni, in luogo delle richieste di nulla osta, potranno valere a partire dalle procedure del decreto flussi 2022. Il Protocollo ha la durata di due anni ed è rinnovabile.

CCNL Consorzi Agrari: approvata la piattaforma

CCNL Consorzi Agrari: approvata la piattaforma 

Richiesti migliori tutele di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’introduzione della formazione e un incremento dello stipendio oltre alla proposta di riduzione dell’orario a 36 ore 

Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno approvato, all’unanimità, la piattaforma per il rinnovo del CCNL Consorzi Agrari applicabile ai dipendenti dei consorzi agrari, in scadenza il prossimo dicembre.
Dal punto di vista normativo, tra le richieste dei sindacati vi è un maggiore potere alle relazioni sindacali, attraverso il confronto sempre più partecipativo e migliori tutele della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Si richiede, inoltre, di disciplinare il contrasto alla violenza di genere, alle molestie sessuali e al mobbing.In merito alla formazione, si propone l’introduzione all’aggiornamento delle abilità professionali di ogni dipendente, con un monte ore per ciascuno.
Dal punto di vista economico, richiesto, inoltre, un incremento salariale per il quadriennio pari al 13,9% e la riduzione dell’orario di lavoro settimanale da 39 a 36 ore, a parità di salario.
Secondo i sindacati è necessario rinnovare in tempi brevi il CCNL.

Fondo For.Te: finanziata l’attività formativa dei lavoratori cassintegrati del settore

Elargiti euro 10.738.768,00 per la formazione dei lavoratori di Aziende iscritte al Fondo

Il Fondo For.Te, Fondo Interprofessionale per la formazione continua cui possono prender parte i lavoratori del Settore Commercio e Terziario – Confcommercio, ha realizzato lo stanziamento di euro 10.738.768,00 per finanziare le attività formative poste in essere dalle Aziende iscritte al Fondo stesso per i lavoratori cassaintegrati.
Le attività formative coinvolte sono di tipo aziendale, interaziendale, territoriale e settoriale.
Le domande per poter accedere al finanziamento, devono esser presentate da tutte le Imprese iscritte al Fondo, direttamente allo sportello, dal giorno 4 ottobre 2023 al 15 febbraio 2024, mentre quelle titolari di un conto Individuale aziendale o di gruppo, possono tranquillamente trarre le risorse dal conto in essere.
Le quote dei finanziamenti sono erogati secondo la dimensione aziendale, non eccedendo l’ammontare di euro 100mila, euro 150mila in caso del piano formativo territoriale.
Le richieste di finanziamento devono essere seguite da un accordo sindacale di condivisione dei piani stessi da stilare secondo la procedura, ed i facsimile previsti, dal Protocollo di intesa sottoscritto il 22 giugno 2020 tra le parti costituenti il Fondo.
Le attività formative realizzate vengono poi approvate ed ammesse dal Fondo For.Te, nonché da un Nucleo Tecnico esterno sulla base dei criteri di valutazione riportati dall’Avviso Speciale 2/23. I piani per la formazione che hanno ottenuto il punteggio minimo di 750 punti su 1000 vengono finanziati, previa approvazione del Consiglio di Amministrazione del For.Te, fino a concorrenza delle risorse elargite.
Da ultimo, si comunica che, gli esborsi approvati per l’attuazione delle attività formative, sono versate in un’unica soluzione e saldate alla chiusura delle attività previste dal piano stesso o in due o più soluzioni mediante anticipazione e saldo.

Applicazione della rivalutazione annuale degli importi del danno biologico

L’INAIL definisce l’ambito di applicazione della rivalutazione degli importi degli indennizzi del danno biologico derivante da infortunio sul lavoro o malattia professionale che, per l’anno in corso, è stata fissata nella misura del 8,1% a decorrere dal 1° luglio 2023 (INAIL, circolare 12 settembre 2023, n. 41).

Per l’anno 2023, l’ISTAT ha registrato una variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati – intervenuta tra il 2021 e il 2022 – pari all’8,1%.

 

Conseguentemente, per il meccanismo di rivalutazione automatica, con il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali n. 105/2023, su proposta del Consiglio di amministrazione dell’INAIL, è stata disposta la rivalutazione annuale degli importi del danno biologico, nella predetta misura, con decorrenza 1° luglio 2023.

 

Nella circolare in commento viene precisato l’ambito di applicazione della suddetta rivalutazione che riguarda i ratei di rendita maturati e gli indennizzi in capitale liquidati dal 1° luglio 2023.

 

Gli importi relativi alla rivalutazione saranno liquidati d’ufficio, secondo le consuete modalità di pagamento delle prestazioni economiche e agli interessati verrà inviato apposito provvedimento di liquidazione elaborato a livello centrale.

 

Ratei di rendita

 

Per i ratei di rendita maturati a decorrere dalla data del 1° luglio 2023, l’incremento si applica agli importi relativi alla quota che ristora il danno biologico, comprensivi delle precedenti rivalutazioni. I relativi importi saranno corrisposti con il rateo di rendita del mese di dicembre 2023.

 

Indennizzi in capitale

 

L’incremento dovuto a titolo di rivalutazione si applica agli importi erogati a seguito di provvedimenti emanati a decorrere dal 1° luglio 2023, tenuto conto che il valore capitale corrisposto è riferito alla tabella del danno biologico in relazione alla data dell’evento lesivo.

 

Postumi, revisione e aggravamento 

 

Per gli accertamenti provvisori dei postumi effettuati a decorrere dal 1° luglio 2023, la rivalutazione sarà corrisposta a seguito di accertamento definitivo dei postumi.

 

In caso di accertamento provvisorio dei postumi, con erogazione del relativo acconto in data antecedente al 1° luglio 2023 e accertamento definitivo successivo a tale data, la rivalutazione si applica all’importo eventualmente dovuto a seguito della valutazione definitiva dei postumi.

 

L’INAIL precisa poi che, nei casi di revisione e di aggravamento, la rivalutazione si applica solo ai maggiori importi eventualmente liquidati a far data dal 1° luglio 2023.