CCNL Vigilanza privata: sottoscritto l’Accordo integrativo

Ad integrazione dell’Ipotesi di Accordo del 30 maggio viene inserita la parte relativa a previdenza complementare, permessi, periodo di prova e bilateralità

Le sigle sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, insieme alle associazioni imprenditoriali del settore Anivip, Assiv, Univ, Agci-Servizi, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative-Lavoro e Servizi, hanno sottoscritto la documentazione relativa all’Ipotesi di Accordo del Settore Vigilanza privata il 15 giugno scorso. Il rinnovo del CCNL riguarda i dipendenti di Istituti ed Imprese di vigilanza privata e servizi di sicurezza. Il contratto decorre dal 1° giugno 2023 e resta in vigore fino al 31 maggio 2026.

Parte economica

Come già anticipato nei giorni scorsi è previsto, infatti, un aumento complessivo di 140,00 euro per il livello 4° GPG della Vigilanza privata e per il livello D dei servizi fiduciari che viene erogato in 5 tranche:

50,00 euro a giugno 2023;

25,00 euro a giugno 2024;

25,00 euro a giugno 2025;

20,00 euro a dicembre 2025;

20,00 euro a aprile 2026.
A questo si aggiunge l’Una Tantum di 400,00 euro per il livello 4° delle Guardie Giurate da riparametrarsi per gli altri livelli di inquadramento e da definire con modalità di erogazione con separato accordo (anche attraverso welfare) che viene riconosciuta nella misura di:

135,00 euro settembre 2023;

135,00 euro settembre 2024;

130,00 euro settembre 2025.

 

Periodo di prova

Per il periodo di prova viene rimodulata la durata, vale a dire:

– 150 giorni di lavoro per i dipendenti inquadrati nel livello Q e livelli I;

– 60 giorni di lavoro per i dipendenti inquadrati in altri livelli.

Inquadramento professionale

Invece, per quel che riguarda l’inquadramento professionale, è previsto che il personale in forza al 31 maggio 2023:

– Inquadrato nel livello E debba rimanerci per un periodo non superiore ai 12 mesi;

– Inquadrato nel livello F, dal 1° giugno 2023, venga inquadrato al livello E, dove rimane per un periodo non superiore a 18 mesi.

Per conseguire il livello D, il lavoratore deve permanere nel livello F ed E per non più di 24 mesi.

Bilateralità 

Per la bilateralità, la quota è fissata allo 0,20% di paga base e contingenza e 0,10% a carico del lavoratore e viene stabilito il contributo per l’assistenza contrattuale nella misura dello 0,25% della paga conglobata mensile, di cui lo 0,15% è a carico del datore di lavoro e lo 0,10% a carico del lavoratore.

Parte normativa

Sul fronte permessi e congedi, quelli per handicap vengono disciplinati alla normativa Inps e per le vittime di violenza di genere viene riconosciuto un congedo specifico di massimo 90 giorni lavorativi, con preavviso non inferiore a 7 giorni. Inoltre, se il dipendente ne fa richiesta, il congedo può essere allungato oltre il tempo indicato, con il pagamento di un’indennità del 70% della retribuzione. Inserita nel rinnovo anche la parte normativa riguardante la tutela della genitorialità e il relativo congedo di paternità obbligatorio. Il Fondo Fon.Te viene individuato per la previdenza complementare per il settore vigilanza privata e servizi di sicurezza. Mentre, il fondo previdenza cooperativa è per le imprese in cooperativa.

Carta solidale: rilascio nuove funzionalità e proroga del termine per il consolidamento delle liste

L’INPS proroga al 5 luglio 2023 il termine per il consolidamento delle liste dei beneficiari della Carta solidale per acquisti di beni di prima necessità a sostegno dei nuclei familiari in stato di bisogno alla luce delle nuove funzionalità a disposizione dei Comuni (INPS, messaggio 26 giugno 2023, n. 2373).

Al fine di garantire la piena attuazione delle finalità di sostegno del Fondo Alimentare destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità di cui all’art. 1, comma 450, della Legge n. 197/2022 (Legge di bilancio 2023), alcuni Comuni hanno segnalato la necessità di rendere più flessibili le modalità di gestione delle liste dei potenziali beneficiari del contributo.

 

L’INPS, pertanto, con il messaggio in oggetto, ha reso noto il rilascio di nuove funzionalità per applicazione web dedicata ai Comuni e accessibile nel portale istituzionale al percorso: > “INPS e i Comuni” > “Servizi al cittadino” > “Servizi” > “Carta solidale acquisti”.

 

Beneficiari del contributo, si ricorda, sono i cittadini appartenenti ai nuclei familiari, residenti nel territorio italiano, in possesso dei requisiti individuati dal D.M. 18 aprile 2023, ovvero:

 

– iscrizione di tutti i componenti nell’Anagrafe della popolazione residente (Anagrafe comunale);

 

– titolarità di una certificazione ISEE ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro annui.

 

Tra le nuove funzioni messe a disposizione dei Comuni, quella di “deselezione del beneficiario” ha l’effetto di rendere disponibile la carta precedentemente assegnata, consentendo di attribuirla ad altro beneficiario presente nella lista dei selezionabili: ciò accade allorquando l’operatore comunale valuti, per quanto verificabile dallo stesso Comune, che il nucleo familiare non abbia i requisiti richiesti per l’accesso al beneficio. Il beneficiario deselezionato, conseguentemente, viene inserito in evidenza in testa alla lista dei selezionabili e sarà escluso dalla successiva rielaborazione della graduatoria. Viene richiesto l’inserimento, in apposito spazio, di una nota giustificativa dell’operazione in cui dovrà essere riportata la causa di esclusione

 

La funzione “trasferimento nucleo”, invece, consente al Comune di selezionare il beneficiario per il quale ritenga non verificato il requisito della residenza nel proprio territorio. A seguito di questa selezione, per il nucleo familiare viene ripetuto dall’INPS il controllo sull’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) che si può concludere con due diversi esiti:

 

1) verifica di una diversa residenza del beneficiario, che comporta il trasferimento dello stesso in testa alla lista dei selezionabili del Comune di effettiva residenza, etichettandolo e ponendolo in evidenza.  Nel caso di disponibilità di carte, il nuovo Comune assegnatario del beneficiario trasferito potrà selezionarlo e inserirlo nella lista dei beneficiari; il beneficiario trasferito sarà oggetto, in ogni caso, di successiva rielaborazione. Pertanto, anche nel caso in cui il Comune di destinazione abbia, nel frattempo, proceduto al consolidamento delle liste, il beneficiario trasferito sarà ricompreso nella successiva rielaborazione; 

 

2) una conferma da ANPR della residenza originaria del beneficiario e, in conseguenza, il mantenimento dello stesso nella posizione originaria.

 

Presente anche la funzione “blocca nucleo-trasferito” che si attua mediante la funzione di “deselezione beneficiario” e consente al nuovo Comune di destinazione del beneficiario trasferito di escluderlo dalla successiva rielaborazione, nel caso valuti che non abbia i requisiti richiesti dal citato decreto.

 

Le funzioni rilasciate e sopra descritte sono utilizzabili da tutti i Comuni, compresi quelli che, nel frattempo, hanno già proceduto al consolidamento delle liste, che saranno pertanto sbloccate.

 

L’INPS, al fine di consentire ai Comuni di effettuare gli interventi di cui sopra, comunica la proroga del termine per il consolidamento delle liste dei beneficiari (inizialmente fissato in 15 giorni solari a decorrere dal 12 giugno 2023) fino alle ore 18,00 del 5 luglio 2023

 

Si precisa che la sola funzione di “trasferimento nucleo” a un Comune diverso, verrà inibita alle ore 19,00 del 4 luglio per la necessità da parte di INPS di effettuare il controllo su ANPR relativo alla residenza e consentire al Comune di destinazione, entro il 5 luglio, la selezione e l’inserimento del soggetto trasferito nella lista dei beneficiari ovvero il blocco del medesimo.

 

Alla scadenza del nuovo termine, l’INPS procederà a una rielaborazione delle liste e a rigenerare le graduatorie per ogni singolo Comune sulla base dei criteri di priorità stabiliti dal decreto.

 

La tempistica procedurale ridefinita sulla base del nuovo termine fissato per il consolidamento delle liste da parte dei Comuni avrà, dunque, le seguenti scadenze:

 

– pubblicazione entro il 7 luglio nell’applicazione web delle graduatorie rielaborate per ciascun Comune;

 

– invio entro l’8 luglio delle liste da parte dell’INPS a Poste Italiane per le attività di competenza;

 

– restituzione entro il 15 luglio da Poste Italiane all’INPS delle liste complete dei codici identificativi delle carte associate a ciascun beneficiario;

 

– pubblicazione entro il 18 luglio nell’applicazione web delle liste definitive e complete dei codici carte assegnati;

 

– invio da parte dei Comuni, a decorrere da quest’ultima data, delle comunicazioni ai beneficiari del contributo, contenenti le indicazioni per il ritiro delle carte presso gli Uffici postali.

 

CCNL Consorzi di bonifica: con luglio aggiornati i minimi retributivi e costituzione di un Ente Bilaterale

Novità per i lavoratori del comparto

Il Verbale di Accordo siglato in data 23 maggio 2023 tra Snebi e Flai-Cgil, Fai-Cisl, Filbi-Uil, prevede con il mese di luglio 2023, l’aggiornamento dei minimi retributivi e la necessità di costituire un Ente Bilaterale al fine di realizzare uno strumento per la gestione mutualistica di un fondo rivolto ad attività quali occupazione, formazione, qualificazione professionale, sostegno al reddito e politiche del lavoro, sia attive che passive, e quanto richiesto dalla normativa vigente e dalla contrattazione collettiva.
L’Ente verrà istituito presso l’Enpaia e le Parti valuteranno poi le modalità inerenti la sua gestione con lo scopo di contenere i costi, ed altresì, attueranno tutte le procedure legislativamente previste, nonché regolamenteranno le attività cui indirizzarsi come di seguito riportate:
– ricambio generazionale;
– ristrutturazione aziendale;
– sostegno al reddito legato a interruzioni temporanee.
Inoltre, l’Ente Bilaterale potrà prevedere ulteriori prestazioni al fine di sostenere i lavoratori del settore. I servizi verranno finanziati mediante il patrimonio economico costituito dalle risorse che i Consorzi verseranno nel Fondo nella misura dello 0,75% (0,50% a carico del datore di lavoro e 0,25% di spettanza del dipendente) dei minimi di stipendio base secondo quanto sancito dall’art. 66 della disciplina contrattuale con decorrenza dal 1° luglio 2023. Tali prestazioni sono individuate come un diritto contrattuale di ogni lavoratore, il quale matura perciò il diritto all’erogazione diretta da parte del Consorzio stesso, di servizi equivalenti.
Il Consorzio poi, aderendo alla bilateralità ed adempiendo ai relativi obblighi contributivi, assolve, per l’appunto, ogni suo obbligo in materia, nei confronti del personale di comparto. L’omesso versamento contributivo all’Ente Bilaterale Nazionale della Bonifica, a decorrere dal 1° luglio 2023 comporta l’obbligo, da parte del Consorzio stesso alla corresponsione al lavoratore, di una quota aggiuntiva di retribuzione pari all’1% di quanto previsto dall’art. 66 del CCNL, fermo restando quella relativa alle prestazioni equivalenti.
Quanto invece l’aggiornamento dei minimi retributivi del personale qualificato, l’Accordo prevede, dal 1° luglio 2023, l’erogazione delle seguenti quote.

Livello Minimo
Area Q-Par.187 (Ex 7 F.F. 1 LIV.) 2.686,87
Area Q-Par.185 (Ex 7 F.F. 1 LIV.) 2.658,14
Area A-Par.184 (Ex 7 F.F. 1 LIV.) 2.643,77
Area Q-Par.164 (Ex 7 F.F. 2 LIV.) 2.356,40
Area Q-Par.164 (Ex 7 F.F. 3 LIV.) 2.356,40
Area Q-Par.162 (Ex 7 F.F. 2 LIV.) 2.327,66
Area Q-Par.162 (Ex 7 F.F. 3 LIV.) 2.327,66
Area A-Par.159 (Ex 6 F.F. 1 LIV.) 2.284,55
Area A-Par.159 (Ex 7 F.F. 2 LIV.) 2.284,55
Area A-Par.159 (Ex 7 F.F. 3 LIV.) 2.284,55
Area A-Par.157 (Ex 6 F.F.1 LIV.) 2.255,82
Area A-Par.135 (Ex 6 F.F. 2 LIV.) 1.939,71
Area A-Par.135 (Ex 6 F.F. 3 LIV.) 1.939,71
Area A-Par.134 (Ex 6 F.F. 3 LIV.) 1.925,36
Area A-Par.134 (Ex 6 F.F.2 LIV.) 1.925,36
Area B-Par.132 (Ex 4 F.F.1 LIV.) 1.896,61
Area B-Par.132 (Ex 4 F.F.1 LIV.) 1.896,61
Area B-Par.132 (Ex 5 F.F.1 LIV.) 1.896,61
Area B-Par.127 (Ex 4 F.F.2 LIV.) 1.824,77
Area B-Par.127 (Ex 5 F.F.2 LIV.) 1.824,77
Area C-Par.127 (Ex 4 F.F.1 LIV.) 1.824,77
Area C-Par.127 (Ex 4 F.F.2 LIV.) 1.824,77
Area C-Par.118 (Ex 4 F.F.2 LIV.) 1.695,47
Area D-Par.116 (Ex 3 F.F.1 LIV.) 1.666,72
Area D-Par.115 (Ex 3 F.F.1 LIV.) 1.652,35
Area D-Par.115 (Ex 3 F.F.2 LIV.) 1.652,35
Area D-Par.112 (Ex 3 F.F.2 LIV.) 1.609,25
Area D-Par.107 (Ex 2 F.F.) 1.537,40
Area D-Par.104 (Ex 1 F.F.) 1.494,29
Area D-Par.100 (Ex 1 F.F.) 1.436,84

CCNL Rai: i nuovi inquadramenti del personale operaio

A decorrerre dal 1°luglio 2023 si procederà all’allineamento delle carriere dell’operaio specializzato e dell’operaio altamente specializzato

L’ipotesi di accordo del 9 marzo 2022 sottoscritto tra la RAI-Radiotelevisione Italiana, assistita da Unindustria Roma  e Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Fnc Ugl Comunicazioni, Snatee, Libersind-Confsal ha previsto, in un’ottica di graduale allineamento dei percorsi previsti per l’operaio specializzato ed altamente specializzato, che a decorrere dal 1° luglio 2023 gli operai inquadrati al livello 7° dopo 24 mesi di effettivo svolgimento della mansione conseguiranno il passaggio al livello 6° e dopo altri 24 mesi raggiungeranno il livello 5°. In particolare :
– gli operai specializzati che, al 9 marzo 2022, risultino inquadrati al livello 8° vengono assegnati al livello 7°, secondo anzianità di livello, per il 50% con decorrenza 30 giugno 2022 e per il restante 50% con decorrenza 30 giugno 2023;
– gli operai specializzati che, al 9 marzo 2022, risultino inquadrati al livello 7° e che abbiano già maturato 24 mesi di effettivo svolgimento della mansione nel predetto livello vengono assegnati al livello 6°, secondo anzianità di livello, per il 50% con decorrenza 30 giugno 2022 e per il restante 50% con decorrenza 30 giugno 2023;
– gli operai specializzati ed altamente specializzati che, al 9 marzo 2022, risultino inquadrati al livello 6° e che abbiano già maturato 24 mesi di effettivo svolgimento della mansione nel predetto livello vengono assegnati al livello 5°, secondo anzianità di livello, per il 50% con decorrenza 30 giugno 2022 e per il restante 50% con decorrenza 30 giugno 2023.

Esonero per l’assunzione di donne svantaggiate: le istruzioni operative

L’INPS fornisce le indicazioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi alla misura di agevolazione contributiva (INPS, circolare 23 giugno 2023, n. 58).

Dopo le indicazioni applicative in materia di esonero contributivo per le assunzioni di under 36, arrivano anche le istruzioni dell’INPS per l’agevolazione relativa all’assunzione di donne lavoratrici svantaggiate effettuate dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022. Si tratta, in entrambi i casi, di misure recentemente autorizzate dalla Commissione europea con la decisione C(2023) 4063 final del 19 giugno 2023. La misura riguarda i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, compresi i datori di lavoro del settore agricolo, escludendo le imprese operanti nel settore finanziario e nel settore domestico e i soggetti sanzionati dall’UE.

Anche in questo caso, la Legge di bilancio 2023 all’articolo 1, comma 298 aveva previsto l’innalzamento del limite massimo di importo da 6.000 euro a 8.000 euro annui e nella misura del 100%.  Al riguardo, peraltro, l’Istituto segnala che per la comunicazione preventiva online, utile alla fruizione dell’incentivo, i datori di lavoro interessati potranno continuare a utilizzare il modulo “92-2012”, presente all’interno del “Cassetto previdenziale” di riferimento del sito istituzionale, tenendo presente che per ogni evento incentivabile (assunzione, proroga o trasformazione), è necessario procedere alla compilazione di una singola comunicazione.

Inoltre, si evidenzia che, qualora tale modulistica fosse già stata utilizzata ai fini della comunicazione della fruizione dell’incentivo pari al 50% dei contributi datoriali previsto dall’articolo 4, commi da 8 a 11, della Legge n. 92/2012, per le assunzioni/proroghe/trasformazioni effettuate, i datori di lavoro interessati non devono compiere ulteriori adempimenti in quanto la comunicazione precedentemente inoltrata all’Istituto risulta valida  ai fini della fruizione dell’esonero in misura pari al 100%.

Lavoratrici per le quali spettano gli incentivi

Dal punto di vista soggettivo, gli esoneri previsti dalla Legge di Bilancio 2023 e dalla legge di Bilancio 2021 spettano in riferimento alle assunzioni di “donne lavoratrici svantaggiate”, secondo la disciplina dettata dalla Legge n. 92/2012, in base alla quale sono riconducibili alla nozione di “donne svantaggiate” le seguenti categorie:

– donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;

– donne di qualsiasi età, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;

– donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;

– donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

Rapporti di lavoro incentivati

Gli incentivi in esame spettano per: le assunzioni a tempo determinatoa tempo indeterminato, le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato, le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto non agevolato. Gli incentivi spettano anche in caso di part-time e in riferimento ai rapporti di lavoro a scopo di somministrazione. In virtù della specialità della disciplina, invece, gli incentivi non spettano per i rapporti di lavoro intermittente e per le prestazioni di lavoro occasionale. Restano, infine, esclusi dai benefici i rapporti di apprendistato e i contratti di lavoro domestico.

Durata degli incentivi

In riferimento alla durata del periodo agevolato, l’INPS chiarisce che, gli incentivi:

–    in caso di assunzione a tempo determinato, spettano fino a 12 mesi;

–    in caso di assunzione a tempo indeterminato, spettano per 18 mesi;

–    in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine già agevolato, sono riconosciuti per complessivi 18 mesi a decorrere dalla data di assunzione;

–    in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine non agevolato, sono riconosciuti per complessivi 18 mesi a decorrere dalla data di trasformazione.

Gli incentivi spettano anche in caso di proroga del rapporto, effettuata in conformità alla disciplina del rapporto a tempo determinato, fino al limite complessivo di 12 mesi.

Infine, come già chiarito per altre agevolazioni, l’Istituto precisa che il periodo di fruizione degli incentivi può essere sospeso esclusivamente nei casi di assenza obbligatoria dal lavoro per maternità, consentendo, in tale ipotesi, il differimento temporale del periodo di godimento.

 

Misura degli incentivi

Si rammenta che per le assunzioni/trasformazioni effettuate dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022, il limite massimo di importo dell’agevolazione è pari a 6.000 euro all’anno, mentre per quelle effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 il limite arriva a 8.000 euro all’anno. 

La circolare in commento, infine, include le condizioni di spettanza degli incentivi, con particolare attenzione all”incremento occupazionale netto, compatibilità con la normativa in materia di aiuti di Stato, il coordinamento con altre misure di agevolazione e le modalità di esposizione nel flusso Uniemens per le varie categorie di datori di lavoro.