CCNL Misericordie e Istituzioni Socio Assistenziali-Anpas: incontro con le Organizzazioni sindacali

Stabiliti i prossimi incontri per l’unificazione ed il rinnovo del contratto

Il 14 ottobre 2025 le Organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl hanno incontrato le Associazioni Anpas, Misericordie e Croce Rossa Italiana al fine di proseguire il percorso di unificazione e rinnovo del contrattuale dei due CCNL di settore.

In tale occasione, le Parti hanno svolto una prima analisi comparativa dei testi contrattuali, stabilendo le date dei prossimi incontri per le giornate del 26 novembre e del 2 dicembre.

Il primo incontro sarà incentrato al confronto sugli articoli, che le parti ritengono già corretti armonizzati e non bisognosi di modifiche o integrazioni, con l’obiettivo di armonizzarli e consolidarli nel nuovo testo unico. 

Il secondo appuntamento segnerà l’avvio del confronto sugli articoli che necessitano di aggiornamenti, modifiche anche di natura normativa o di implementazioni, in particolare su quegli istituti che caratterizzeranno il futuro contratto unico del settore dell’emergenza-urgenza.  

Le Sigle sindacali desiderano arrivare in tempi brevi alla sottoscrizione di un contratto innovativo che possa sia rispondere alle nuove esigenze di settore che riconoscere al personale coinvolto una giusta retribuzione. 

Pubblicato in Gazzetta il nuovo Decreto flussi 2026-2028

Programmate le quote di ingresso dei lavoratori stranieri per il triennio (D.P.C.M. 2 ottobre 2025).

Nella Gazzetta ufficiale del 15 ottobre 2025 è stato pubblicato il D.P.C.M. 2 ottobre 2025 che reca la “Programmazione dei flussi di ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2026-2028“. In particolare, gli ingressi complessivi nell’ambito delle quote prevedono che siano ammessi in Italia, per motivi di lavoro stagionale, non stagionale e di lavoro autonomo, cittadini stranieri residenti all’estero entro le seguenti quote complessive (articolo 5):

164.850 unità per l’anno 2026

165.850 unità per l’anno 2027

166.850 unità per l’anno 2028.

Tra i criteri specifici per i flussi di ingresso nell’ambito delle quote viene considerato il mantenimento di una quota specifica per gli addetti al settore dell’assistenza familiare, mentre tra i criteri specifici per gli ingressi al di fuori delle quote viene inserita la promozione di un intervento legislativo volto a disciplinare ingressi per lavoro subordinato non stagionale nel settore dell’assistenza familiare a favore di persone con disabilità.

CCNL Poste: i sindacati indicono lo sciopero nazionale

Blocco degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive per 30 giorni

Le Organizzazioni sindacali Uil-Poste e Slc-Cgil hanno proclamato lo sciopero nazionale di tutto il personale delle prestazioni straordinarie ed aggiuntive alle dipendenze di Poste Italiane Spa, dal 17 ottobre al 16 novembre 2025.

Le ragioni della protesta nascono dall’indisponibilità dell’azienda ad affrontare il tema degli effetti negativi, sulla qualità della vita dei lavoratori, delle riorganizzazioni di Dto, Mp, Pcl. Ulteriori motivi alla base dello sciopero riguardano i problemi sulla sicurezza del lavoro, per i quali l’azienda non interviene nonostante le segnalazioni e la preoccupazione per il ruolo sociale di Poste Italiane che i sindacati ritengono sia messo a rischio dai tagli e dalla privatizzazione voluta dal Governo.

Le OO.SS., ricordando che l’articolo 31 del CCNL di settore non consente al lavoratore la permanenza sul posto di lavoro oltre l’orario normale se non per lavoro straordinario, affermano che sia legittimo rifiutare qualsiasi richiesta, da parte dell’azienda, di lavoro oltre l’orario ordinario, poiché rientra nell’elenco delle attività oggetto dell’astensione. Pertanto, le OO.SS. invitano tutti i lavoratori a rifiutare qualsiasi attività oltre l’orario contrattuale, in particolare per:

prestazioni ripartite/abbinamenti (il lavoratore, in fase di uscita, è autorizzato e, dunque, invitato a riportare in ufficio il prodotto residuo che non è possibile smaltire nell’orario ordinario);

distacchi verso Up Monoperatori (nel gestire i passaggi chiavi e contabili, il lavoratore è invitato ad effettuarli il giorno precedente o in apertura il giorno stesso, assicurandosi che rientrino nei tempi di lavoro ordinari);

convocazioni commerciali e corsi di formazione ( il lavoratore è invitato a rifiutarle se convocate al di fuori del normale orario di servizio).

Con la mobilitazione, le Sigle sindacali ribadiscono l’importanza della difesa dei diritti contrattuali, della sicurezza e della dignità dei lavoratori ed affermano, infine, la necessità di interventi concreti da parte dell’azienda.

CCNL Gomma Industria: aperto il tavolo per il rinnovo del contratto

Prossimo incontro tra le Parti Sociali il 20 novembre

Si è aperto nei giorni scorsi a Roma il tavolo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore Gomma Plastica tra le delegazioni di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e della Federazione Gomma Plastica. Il negoziato riguarda il triennio 2026-2028 e interessa circa 165mila addetti occupati in 3.860 imprese del comparto.

Dal punto di vista salariale i Sindacati Filctem, Femca e Uiltec confermano di voler trovare una risposta che garantisca il recupero del potere d’acquisto perso dalle lavoratrici e dai lavoratori. Sul tavolo anche richieste di investimento su occupazione, formazione e inclusione, elementi chiave per sostenere la competitività e la qualità del lavoro. 

Propongono inoltre la costituzione di un Organismo Paritetico Nazionale per compiere passi avanti sul tema della sicurezza, sugli accomodamenti ragionevoli e sull’impatto del microclima nei luoghi di lavoro. Richiedono infine il rafforzamento della previdenza complementare, per tutelare le lavoratrici e i lavoratori in una prospettiva di lungo periodo.

Il prossimo incontro è fissato per il 20 novembre a Milano, dove le parti torneranno a confrontarsi sui contenuti della piattaforma sindacale e sulle prime risposte delle imprese.

Mobilità in deroga: la nuova circolare ministeriale

Il documento riguarda i lavoratori delle aziende che operano nelle aree di crisi industriale complessa (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 14 ottobre 2025).

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha emanato la circolare n. 16/2025, recante: “trattamento di mobilità in deroga per i lavoratori che operino in un’area di crisi industriale complessa riconosciuta ai sensi del Decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, art. 27, convertito, con modificazioni, dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134 e successivi decreti ministeriali ed accordi di programma. Art. 53-ter Decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 giugno 2017, n. 96”. 

In particolare, con la circolare in argomento, sono state aggiornate le indicazioni procedurali relative alla presentazione da parte delle regioni delle richieste di sostenibilità finanziaria concernenti i trattamenti di mobilità in deroga.

In effetti, l’articolo 53-ter del D.L. n. 50/2017, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 96/2017, attribuisce alle regioni la facoltà di destinare le risorse finanziarie di cui all’articolo 44, comma 11-bis del D.Lgs. n. 148/2015 – già assegnate per i trattamenti di cassa integrazione straordinaria previsti per le aziende operanti nelle aree di crisi industriali complesse – alla prosecuzione del trattamento di mobilità in deroga di soggetti che erano dipendenti di imprese stanziate nei citati territori.